Credo che questo sia stato l’inizio di tutto.
E’ una foto di Tim Walker, ed è stata pubblicata pubblicata su Vogue Italia una decina di anni fa.
Ho strappato le pagine della rivista, le ho incorniciate e le ho appese al muro e lì sono rimaste per molti anni.
Vedete il rosa della poltrona?
Ho passato anni a ricercare quel rosa.
Sì anche il colore forse, ma soprattutto l’atmosfera che porta con sé, quell’idea di retrò, di casa delle zie signorine, di scolorito dal tempo.
E poi l’albero, forte, maestoso, potente, la ruvidezza della corteccia, accostata alla dimensione dei ricordi, di una dolce e rassicurante nostalgia.
Il rapporto tra la natura e la casa, tra la casa e il passato inteso come il luogo da cui proveniamo senza il quale non possiamo costruire un futuro e la libertà e la fantasia per mescolarli in nuove forme, creando una poetica dell’abitare dei giorni nostri.
L’idea che esterno ed interno possano comunicare , che si possa trasformare la natura in un interno e l’interno di una casa in un luogo di natura, che possano fondersi in un’unica entità, perché LA NATURA E’ LA NOSTRA CASA .
Credo che da qui, da questa foto, abbia cominciato a nascere bababuà.